La notte di Capodanno ho ascoltato per la prima volta la canzone “Ave Maria” dell’Agorà dei Giovani a Loreto con il Santo Padre Benedetto XVI. È iniziata così, inconsciamente, dentro di me una nuova meditazione sulla Madonna che amo davvero tanto. Realizzando una presentazione in power point basata su questa canzone, mi sono trovata a dover abbinare delle immagini alla musica. Oltre le solite raffigurazioni della Madonna, però, volevo qualcosa che potesse rappresentare una donna “vera” quale Lei è stata, donna fatta di carne e sangue, cuore e anima. Mi sono trovata, così, a usare le scene del film “The Passion” di Mel Gibson.
Ci sono state due frasi della canzone “Madre del sentiero” e “Madre del respiro”, che mi hanno profondamente colpita. Ho associato loro due foto tratte dal film: l’incontro di Maria e Gesù sulla via del Calvario e Maria che tiene tra le braccia il corpo senza vita di Gesù. Questo perché per me Maria è stata davvero Madre del sentiero, quello che ha tracciato Gesù fino alla morte di croce e Madre di quel respiro che ha sentito uscire per la prima volta dalle labbra di Gesù bambino, quel respiro che Lui ha emesso poi per l’ultima volta sulla croce. Maria ha raccolto questo respiro per noi, quel respiro che Lei ha preso da Dio per darlo a Suo Figlio, lo ha conservato nelle pieghe del suo manto per darlo a ciascuno di noi nel momento del bisogno.
Penso a Maria innanzitutto come a una donna, perchè semplicemente questo mi porta ad amarla ancora di più, a capire nel fondo del mio cuore che come donna e madre Lei non si è risparmiata nemmeno una stilla di sofferenza. Ha tenuto tra le Sue braccia Gesù al quale aveva dato un corpo fatto di carne, Lo ha cresciuto come si cresce un bimbo e ha lasciato che Lui compisse la volontà del Padre senza interferire, ma mantenendo sempre una presenza orante e discreta in perfetta comunione con Dio.
La vedo donna in tutte quelle manifestazioni che fanno parte della vita.
La vedo calmare i singhiozzi di Gesù quando era piccolo, la vedo con il respiro affannoso andarGli dietro verso il Calvario, la vedo trattenere il fiato mentre Lui è sulla Croce, la vedo piangere mentre stringe a sé il Suo corpo.
La vedo rivolgere gli occhi a quel cielo dove Suo Figlio regna insieme al Padre, la vedo anelare al più profondo ricongiungimento con Lui, quando torneranno a essere una cosa sola.
La vedo piangere di dolore, quando solo avverte tutta la durezza del cuore umano, la vedo piangere di gioia quando vede un cuore aprirsi all’amore, vedo il Suo struggente desiderio che questo possa accadere quante più volte possibile.
La vedo poi circondata da questo respiro di amore che elargisce con gioia, soprattutto quando appare ed entra nella storia per diventarne una parte fondamentale.
Semplicemente la vedo… con gli occhi del cuore, ma questo mi basta per farne un modello di vita da seguire e da contemplare dalle più piccole cose alle più grandi.
E non c’è bisogno di dire altro a parte… Ave Maria.
Indirizzo per scaricare la presentazione:
www.mooncity.it/download.htm"Allora ho voluto far abitare la mia anima in Cielo, perché guardasse le cose della terra solo da lontano."
Teresa di Lisieux